Io ci sono

Lucia Annibali è un’avvocata.

Da pochi giorni è diventata Consigliera giuridica della ministra con delega alle pari opportunità Maria Elena Boschi.

L’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica l’8 marzo 2014.

Un anno prima, il 16 aprile 2013, il suo ex fidanzato Luca Varani aveva assoldato un uomo che, dopo averla aspettata nel suo appartamento, le ha gettato addosso dell’acido che le ha sfigurato il volto e la mano destra.

Lucia ha deciso di raccontare a Giusi Fasano la sua esperienza, la sua sofferenza, il suo nuovo – bellissimo – sorriso. Ne è nato il libro “Io ci sono. La mia storia di non amore” (Rizzoli, collana Controtempo).

Regalatevelo.

Io immagino una ‘ragazza X’, una qualsiasi, che leggendo di me decide di non subire, di denunciare, di rompere il silenzio su una situazione violenta. Mi dico che, se raccontare la mia storia può salvarne anche soltanto una, ne sarà valsa la pena. (…) Una certezza però, ce l’ho, e potrei ripeterla un milione di volte davanti a un milione di donne: l’amore non tollera nessuna violenza. Se avessi davanti quella ragazza adesso, le direi che una storia che le fa perdere il controllo della sua mente non è d’amore, che anche solo uno spintone per una discussione qualsiasi è la negazione dell’amore, come lo è dover rinunciare alla propria indipendenza e alla capacità di essere se stesse perché lo vuole lui. Le direi che non è amore sentirsi annientati psicologicamente e che l’amore vuole intelligenza, gentilezza, divertimento, rispetto. Soprattutto rispetto. Proverei a convincerla. Perché io ho preso un abbaglio e ho creduto di vedere amore dove amore non c’era. E adesso lo so: esiste un solo tipo di amore, quello buono, quello che ti rende felice e migliore, quello che è anche amicizia e, come l’amicizia, è una relazione terapeutica che ti arricchisce e ti fa crescere.