Bibliografia

Abbiamo selezionato alcuni titoli utili per approcciarsi, o approfondire, la tematica della violenza di genere contro le donne, convinte che anche la conoscenza sia libertà. Buona lettura.

Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltàLea Melandri. Bollati Boringhieri, 2011

Amorosi assassiniA. Saba, C. di San Marzano, E. Doni, P. Gaglianone, P. Galimberti, E. Gianini Belotti, L. Levi, D. Maraini, M.S. Palieri, F. Sancin, M. Serri, S. Tagliaventi, C. Valentini. Laterza, 2008

Cambiare le parole per cambiare il mondo. Pari opportunità punto a capo, uno studio del caso Genova, Giulietta Ruggeri. Liberodiscrivere, Genova, 2013

Cosa c’entra l’amore? Ragazzi, ragazze e la prevenzione della violenza sulle donne, Associazione Nondasola di Reggio Emilia. Carocci, 2014

Dai maltrattamenti all’omicidio. La valutazione del rischio di recidiva e dell’uxoricidio, Anna Costanza Baldry. FrancoAngeli, 2016

Dal silenzio alla parola. La violenza sofferta e il desiderio di fermarla, Associazione Nondasola di Reggio Emilia. Franco Angeli, 2012

Dalla parte delle bambine. L’influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita, Elena Gianini Belotti. Feltrinelli, 1973

Nessuno può dire quante energie, quante qualità vadano distrutte nel processo di immissione forzata dei bambini d’ambo i sessi negli schemi maschile-femminile così come sono concepiti nella nostra cultura, nessuno ci saprà mai dire che cosa avrebbe potuto diventare una bambina se non avesse trovato sul cammino del suo sviluppo tanti insormontabili ostacoli posti lì esclusivamente a causa del suo sesso.

Dire di no alla violenza domestica. Manuale per le donne che vogliono sconfiggere il maltrattamento psicologico ,
Alessandra Pauncz. FrancoAngeli, 2016.

Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale, Barbara Spinelli. FrancoAngeli, 2008

Ferite a morte, Serena Dandini. Rizzoli, 2013

Genere. La costruzione sociale del femminile e del maschile, Simonetta Piccone Stella, Chiara Saraceno. Il Mulino, Bologna, 1996

Ginocidio. La violenza contro le donne nell’era globale, Daniela Danna. Elèuthera, 2007

Questa rigida separazione tra i sessi con la prescrizione della subordinazione del sesso femminile a quello maschile è la radice della volenza che vogliamo chiamare ginocida. È la violenza rivolta contro il femminile allo scopo di affermare la superiorità maschile (…), è l’annichilimento della volontà della partner nei maltrattamenti familiari, è l’omicidio per gelosia, per “passione”, in cui la pretesa di amare la vittima nasconde la manifestazione suprema del possesso: la distruzione. (…) Infatti, così come la violenza sugli uomini viene esercitata in massima parte da altri uomini, anche le donne vittime di violenza lo sono per mano maschile. Gli stessi “protettori” delle donne, i loro compagni, familiari e amici maschi, sono coloro che perpetrano la maggioranza delle violenze ginocide. Le femmine vengono rinchiuse nelle case per proteggerle (o per proteggerne “la virtù”), ma per loro è la casa il luogo più pericoloso.

Il corpo delle donne, Lorella Zanardo. Feltrinelli, 2010.

Io e le spose di Barbablù, Ada Celico. Ugo Mursia Editore, 2010

Io so’ Carmela, Alessia Di Giovanni, Monica Barengo. BeccoGiallo, 2013

I quaderni di Luisa. Diario di una resistenza casalinga, Luisa T. Terre di mezzo, 2016

Devi sapere che nel mio primo anno di matrimonio la delusione è stata cocente sul fatto che un marito può anche non essere capace di essere amico della moglie, quindi quanto spesso sono stata sola in casa mi sentivo scoppiare dalla solitudine e prendevo penna e quaderno per scrivere la mia tristezza, ma dopo alcuni anni l’ho rivisto e l’ho bruciato perché era incomprensibile pensa che erano 10 anni che non scrivevo più se vedessi la mia pagella della quinta elementare ti spaventeresti. Ora però stando vicino ai miei figli per aiutarli a scuola, e leggendo spesso perché mi piace la storia e l’informazione, geografia e scienze anche un po’ i romanzi e la politica, so di essere all’altezza della mia misera cultura e poi ho deciso di accettarmi come sono compresa l’ignoranza quindi ho messo nella facciata la mia foto con tutti i miei dati per sconfiggere ogni tentazione di bruciarti, perché mi guarderò e capirò che tu quaderno sei la vera Luisa nel bene e nel male e rinnegarti sarebbe un suicidio. Mi auguro di vivere abbastanza per non scriverti solo la mia vita da oggi e in poi ma di poterti raccontare anche il mio passato e tu quaderno cerca di sopportarmi.

La bella e la bestia. Una storia come tante, Lara Vannim. Editore Sidebook, 2015

Quante volte abbiamo sognato di incontrare il principe azzurro, di avere una fantastica storia d’amore come quella dei film, avere l’abito bianco innanzi all’altare…molte storie vanno davvero in questo modo, non temete, ma, purtroppo alcune di queste hanno finali diversi, inaspettati, imprevedibili, violenti.

La donna che sbatteva nelle porte, Roddy Doyle. Guanda, 2000

Per un momento non capii più niente, dov’ero o che cosa ci facevo per terra. Poi vidi i piedi di Charlo, poi le gambe, che formavano un triangolo col pavimento. Mi sembrava talmente in alto, talmente lontano. Lontano un miglio. Mi toccò piegare la testa all’indietro per vederlo. Poi si abbassò, mi venne vicino. I suoi occhi mi scrutarono tutta la faccia. Guardava, cercava. Cercava i segni, cercava il sangue. Era preoccupato. Mi fece girare la testa per guardare meglio. Aveva un’espressione preoccupata e piena di amore. I miei occhi però li evitò.
“Sei caduta” disse.

La rappresentazione della violenza contro le donne dall’Europa all’Italia, Carla Bertolo. CLEUP, 2011

La violenza domestica. Testimonianze, interventi, riflessioni, Merete Amann Gainotti, Susanna Pallini. Magi Edizioni, 2008

La violenza sulle donne e sui minori. Una guida per chi lavora sul campo, Patrizia Romito, Mauro Melato. Carocci, 2013

Libere di scegliere. I percorsi di autonomia delle donne per contrastare la violenza di genere, Cooperativa sociale Cerchi d’Acqua Onlus. FrancoAngeli, 2006

Maltrattamento e violenza sulle donne. Vol. I. La risposta dei servizi sanitari , Elvira Reale. FrancoAngeli, 2011

Maltrattamento e violenza sulle donne. Vol. II. Criteri, metodi e strumenti dell’intervento clinico, Elvira Reale. FrancoAngeli, 2011

Marta nelle onde, Barbara Garlaschelli. Edizioni EL, 1999

Trascorsero la notte parlando, abbracciati.
Marta non riusciva a staccare le mani da lui.
Da quando era iniziata la fuga non aveva fatto altro che resistere. Adesso si lasciò andare. Si sentì vulnerabile senza averne paura e gli raccontò ogni cosa.
Luca non la interruppe mai. Ascoltò per quasi due ore tutto quello che Marta si era tenuta dentro e si stupì che lei fosse in grado di trovare le parole giuste per raccontargli la paura.
Una paura che non era quella che lui conosceva, qualcosa che arrivava da fuori, un pericolo facile da identificare. No, la paura di cui parlava Marta, con calma e lucidità, era quella subdola che ti aspetta nel posto più sicuro del mondo: casa tua.

Molestie morali. La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro, Marie-France Hirigoyen. Einaudi, 2000

L’odio si manifesta.
La fase d’odio appare allo scoperto quando la vittima reagisce, cerca di erigersi a soggetto e di recuperare un po’ di libertà. Malgrado un contesto ambiguo, tenta di porre un limite. Uno scatto le fa dire: “Adesso basta!”, o perché un elemento esterno le ha consentito di prendere coscienza della proprio schiavitù – in genere quando ha visto il suo aggressore accanirsi su qualcun altro – o quando il perverso ha trovato un altro partner potenziale e cerca di spingere il precedente ad andarsene intensificando la violenza.
Nel momento in cui la vittima dà l’impressione di sfuggirgli, l’aggressore prova una sensazione di panico e rabbia e si scatena.
Quando la vittima esprime ciò che prova, la si deve far tacere.
E’ una fase di odio allo stato puro, estremamente violenta, fatta di colpi bassi e di ingiurie, di parole che sminuiscono, umiliano, si beffano di tutto ciò che l’altro ha di più intimo. Questa armatura di sarcasmo protesse il perverso da quello che teme di più, la comunicazione.
Ansioso di ottenere uno scambio a ogni costo, l’altro si espone. Più si espone, più viene attaccato e più soffre. Il perverso non sopporta lo spettacolo di questa sofferenza e rafforza le sue aggressioni per fare tacere la vittima. Quando l’altro rivela le sue debolezze, il perverso le sfrutta immediatamente a suo danno.
[…]
Non si tratta, qui, di amore che trasforma in odio, come si tendere a credere, ma di invidia che si trasforma in odio.

Nozze di sangue. Storia della violenza coniugale, Marco Cavina. Laterza, 2011

La violenza domestica rappresenta l’anima nera del matrimonio, il suo versante demoniaco, la sua irriducibilità agli schemi tranquillizzanti e coartanti dell’armonia del focolare. Né si può occultare dietro al consolatorio schermo della ‘malattia’. Ancora oggi è tanto infondata quanto diffusa l’opinione edulcorata della famiglia quale luogo sostanzialmente estraneo a pratiche violente, per cui “una sorta di pudore etico-sociale impedisce di considerare comune, o comunque diffuso, il fenomeno della violenza nella famiglia. (…) La complessiva ricostruzione storica della ‘cultura della violenza coniugale’ è l’oggetto di questo libro, che intende sviluppare sinteticamente le coordinate di un problema ancora attuale: la particolare cornice ideale della violenza coniugale nell’immaginario e nel contesto della violenza di genere. La violenza domestica, infatti, riguarda molto da vicino la costruzione del ‘maschile’ nella cultura e nella società, definendo e rimodulando le modalità comportamentali del marito in quanto prototipo del maschio.

Per non dargliela vinta. Scena e retroscena di un uxoricidio, Giovanna Ferrari. Il Ciliegio, 2012

Perchè a me – storie di ordinaria violenza, Gemma Tisci. L’isola dei ragazzi, 2010

Quanto costa il silenzio? Indagine nazionale sui costi economici e sociali della violenza contro le donne, Intervita Onlus, 2013

Questo non è amore. Venti storie raccontano la violenza domestica sulle donne, La 27° ora. Marsilio, 2013

Se le donne chiedono giustizia. Le risposte del sistema penale alle donne che subiscono violenza nelle relazioni di intimità: ricerche e prospettive internazionali, Giuditta Creazzo (a cura di). Il Mulino, 2013

Se questi sono gli uomini, Riccardo Iacona. Chiarelettere, 2012

Sottomesse. La violenza sulle donne nella coppia, Marie-France Hirigoyen. Einaudi, 2006

Stato di famiglia. Le donne maltrattate di fronte alle istituzioni, Daniela Danna. Ediesse, 2009

Questo è il problema principale che la mia ricerca sulle vittime di violenza domestica che si rivolgono alle istituzioni ha rilevato: se le leggi in Italia possono essere giudicate abbastanza buone, la loro applicazione è ancora molto carente e dipende dalla fortuna di incontrare operatori sensibilizzati per qualità personali o perché sul territorio si sono stabilite reti di collaborazione con i centri antiviolenza (solo pochissimi dei quali sono parte dei servizi sociali), nella generale mancanza di una preparazione sistematica ad aiutare vittime di maltrattamenti in famiglia, preparazione che le stesse istituzioni dovrebbero fornire a chi vi lavora.

Strategie efficaci per il contrasto ai maltrattamenti e allo stalking. Aspetti giuridici e criminologici, Anna Costanza Baldry, Fabio Roia. FrancoAngeli, 2011

Tu mi fai volare. Cadere, rompere, Sabrina Sasso. Nulla Die, 2014

Un silenzio assordante. La violenza occultata su donne e minori, Patrizia Romito. FrancoAngeli, 2005

Una famiglia perfetta, Silvia Ricci Lempen. Iacobelli Editore, 2010

 

Un’altra vita. Poesie pop, Giovanna Campo. Bastogi Editrice, 2010.

Avrei voluto
mettere nella tua valigia,
molte delle cose che non ho,
quelle delle nostre favole
a braccio – le ricordi?-
L’impacco miracoloso,
le bacche che guarivano tutte le ferite,
il favoloso acciarino
per i tuoi desideri più profondi,
la formula magica
che apriva porte, segreti
e cuori duri.
O anche solo un sorriso, grande,
come una finestra aperta al sole
di mattina presto.
Di tutto questo non ho niente ora,
bambino mio,
l’amore sì,
certa solo di amarti.

7° piano, Asa Grennvall. Hop!Edizioni, 2014

Regola numero 1: se ti picchia anche solo una volta, lascialo. Regola numero 2: se ti picchia anche solo una volta, lascialo.